Lasciami ritrovarti

Riflessione.

È vero che la felicità compensa in altezza quello che gli manca in lunghezza. Come lo scorrere del tempo, più veloce quando non ne hai più. E allora concedimi, questa sera, di cadere più velocemente e profondamente nel solito nero in cui vivo... Ora che contare le mancanze è meno agevole che riflettere su ciò che mi è rimasto - e tu non sei tra queste poche cose -, ora che il tempo rimasto non è che sia così tanto da dividerlo anche con qualcuno, beh, concedimi il lusso di mostrare questo falso coraggio, di esibirmi da un palco buio e chiuso al pubblico, in questo teatro in rovina che è la mia vita. Non sono un attore da lunghi copioni; piuttosto una comparsa, alla fine dei tuoi titoli di coda. Ho sempre acceso un solo riflettore che potesse donarmi un po’ di evidenza, cercando di muovermi quel tanto che basta per non uscire dal cono d'ombra degli anni che ci separano; se solo, anche tu, avessi gli occhi stanchi come i miei di guardare sempre avanti, riusciresti a guardarti dentro, magari per cercarmi e dirmi che qualcosa di me ancora c'è. Voglio esserne convinto: concediti questa vigliaccheria e lasciami vederti, anche se non siamo altro che ciò che siamo, ora.

In breve:

L.A.M.