In fondo...

... vivo tra donne già sposate e anni senza estate e tu che guardi e resti lì seduta sola, in questo bar, e rido dei tuoi pensieri strani, di come usi le mani, ma basta poco per averle qua... "Avessi un uomo, da mangiare, una bottiglia per andare dove la notte questa volta non possa arrivare"... dicevi mentre ti fissavo. È bastato un istante per mostrarti come sei, nuda più che mai. "Aiutami a cancellare i ricordi che fanno male, i tramonti che non volevo guardare, le giornate passate in casa ad aspettare. Aiutami a camminare tra tutti questi falsi stupori, su quei centimetri che mancavano per raggiungere una nuova emozione..." e ora che gli altri si son salvati, se ti guardi indietro, questi anni, non lo sai... non lo sai come sono passati... di quando correvi verso i giardinetti, di quando tornavi ... era la strada che ti ha portato tra queste lenzuola. Quanta fatica facciamo contro il rumore del quotidiano e basta un gesto e non ci siamo più, soltanto a un passo... "Aiutami a cancellare i ricordi che fanno male, i sogni che non ho visto avverare, le certezze, su cui vivevo, che ho visto crollare. Aiutami a camminare in questo tempo di stupendi orrori, su quei centimetri che mancavano per raggiungere una nuova emozione...". In fondo lei non mi amava... cercava solo un rimedio alla sua infelicità.

In breve

L.A.M.